Il personaggio sa mettersi in gioco, con impegno, e conosce bene le sue carte, e il suo mestiere, per cui anche d’estate non manda in vacanza la sua mission ma continua, mietendo successi: al secolo, il cavalier Dante Renzini, ambasciatore dell’Alta Enogastronomia made in Italy, nei mesi di luglio e di agosto non si è risparmiato e ha meritato tre lusinghiere affermazioni, mentre preparava un quarto asso per il prossimo ottobre.
Il poker di Mastro
Dante è iniziato il 28 luglio scorso, quando oltre
200 persone hanno affollato la grande sala della sua Cantina-Museo
Albea (ad Alberobello di Bari) per la cena umbra, preparata
dagli chef di riferimento del patron,
Riccardo Freddi e Paolo Leschiutta, nell’ambito del
I Festival dei Gemellaggi Gastronomici di Alberobello
“Indovina chi cucina stasera”. L’appuntamento con i salumi
e i vini Renzini è stato forse quello con più seguito dei sei in programma
tra i trulli. Sotto l’occhio della telecamera di Telenorba, il team,
scelto per l’incontro da Renzini, ha dato il meglio di sé a un pubblico
che ha mostrato di gradire anche l’imprevisto trasferimento della
serata, a causa della pioggia, dalla piazza del Popolo di Alberobello
alla Cantina. Così l’atmosfera ancor più suggestiva, tra antichi
attrezzi della vigna e botti, ha giocato in favore di Dante che, davanti
a tutti, si è definito «salumiere da sempre e vignaiolo da qualche
anno, da quando sono stato portato dal vento dell’entusiasmo dall’Umbria
in Puglia». L’enologo della Cantina, Claudio Sisto, ha invitato tutti
a un brindisi per i tre anni, rampanti, di Albea, mentre lo storico
enogastronomico, Adriano Bottaccioli, profondo conoscitore dell’Azienda
Renzini, ha introdotto la cena ricordando che «la norcineria è un’arte
tramandata in Umbria da generazioni, insita ormai nel DNA dei salumieri
locali. Tra tutti i prodotti della regione, più rappresentativa della
cucina popolare del territorio è la porchetta, che ha origini etrusche
ed è stata ripresa dai Romani i quali l’accompagnavano con miele
e formaggio». In attesa del “piatto forte” anche del banchetto
ad Alberobello, il fidato collaboratore di Mastro Dante, Benito, con
un carrello armato di affettatrice, ha dispensato fette di LUI, prosciutto
crudo di Norcia Igp Riserva 24 mesi, che ha ricevuto un’ovazione di
consensi.
Dopo la riuscita
serata pugliese, Dante Renzini si è spostato, salumi e bagagli,
ad Albanella, in provincia di Salerno, dove, il 5 agosto,
ha partecipato alla XIII Edizione della
“Festa delle Bontà di Bufala”, in veste di vice-presidente
del Consorzio di Tutela del Prosciutto Crudo di Norcia Igp, di rappresentante
della cittadina umbra e di se stesso. Infatti, durante l’evento campano,
è stato celebrato il gemellaggio gastronomico tra i padroni di casa
e il Comune di Norcia e rinnovato quello del 2010 tra Albanella e Gragnano.
L’insolita triade ha ispirato una sorta di gara culinaria a base dei
tre prodotti tipici dei paesi gemellati: gli chef Massimo Gioia per
Albanella, Alfonso Natale per Gragnano e Paolo Leschiutta per Norcia
hanno ideato in diretta tre piatti con mozzarella, pasta e prosciutto.
Una giuria, composta dagli alunni dell’Istituto alberghiero locale,
con la verifica di Mastro Dante, ha dichiarato tutti a pari merito,
ma il vero trionfatore della manifestazione si è rivelato ancora “lui”,
Mastro Dante, che con LUI, il suo prosciutto, ha saputo riscuotere interesse
e apprezzamenti in una terra di “intenditori” del mangiar bene.
Le capacità
in campo enogastronomico e comunicativo del cavalier Renzini non passano
certo inosservate, tanto è vero che il norcino doc ha fatto subito
ritorno da Salerno ad Alberobello per ricevere, il 10 agosto,
il premio Internazionale Excellence, dalle mani del suo fondatore
Tommaso Chiarella. Al ristorante stellato “Il Poeta Contadino”,
Dante è stato insignito della targa come “re della gastronomia e
alfiere della cultura contadina dei vini locali, un tempo semplici “vini
da taglio anonimi” che partivano in grandi autobotti per raggiungere
i blasonati “nettari di Bacco” francesi a cui davano la lvigoria
del sole pugliese”. Secondo il Comitato del Premio, “anche grazie
alla cantina Albea e al suo Museo, oggi questi vini hanno trovato una
loro identità e con fierezza viaggiano in bottiglie con nome e cognome…
e vogliono andare molto lontano, a riempire i bicchieri di cristallo
delle più prestigiose tavole nel mondo. E ci riusciranno perché saranno
accompagnati per mano dai salumi e dall’alta gastronomia della Holding
Renzini che da molto tempo è presente nelle vetrine e negli stand delle
principali Fiere europee del comparto”. All’iniziativa, hanno preso
parte personalità dello spettacolo e del giornalismo, tra cui Cino
Tortorella (ex Mago Zurlì), ed esponenti e operatori dell’ospitalità
turistica della città dei trulli e sono stati premiati “quanti si
sono distinti nell’operare in favore della promozione delle eccellenze
e dell’accoglienza turistica del luogo e di tutto il made in Italy
della Valle d’Itria”, come il sindaco di Alberobello Bruno De Luca.
Non solo i salumi
dunque, ma anche i vini sono i pezzi vincenti di Dante Renzini che sta
raccogliendo buoni frutti dal suo lavoro profuso nella Cantina Albea.
Non solo vini però: oltre che dai riconoscimenti ottenuti soprattutto
con il Negroamaro (un rosso rubino tendente al granato, pieno e vellutato,
risalente al XVII secolo) e il Primitivo (da vitigno precoce, introdotto
dai medici benedettini sulle alture di Gioia del Colle), il patron viene
gratificato dall’esclusività di una location storica e di charme.
La sua Cantina è stata costruita nei primi anni del ‘900, con struttura
in pietra e volte a stella, e si trova ad Alberobello, dichiarato nel
1996 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ente dell’ONU a cui
spetta scegliere monumenti e opere di valenza culturale mondiale ed
elencarli nella World Heritage List. Pertanto l’esclusivo Museo
del Vino di Albea, che raccoglie antichi strumenti agricoli, documenti
e fotografie sulla vinificazione dal passato fino ai giorni nostri,
è stato inserito con i trulli nella cartolina con annullo filatelico,
concessa dal Ministero competente per celebrare i 150 anni dell’Unità
d’Italia e il trentennale della Fondazione del gruppo Culturale
Filatelico “Cosimo De Russis” di Monopoli, curatore della pubblicazione.
«Proprio nella mia Cantina, il 12 ottobre, verrà attivato un
Ufficio Postale per l’annullo», racconta, non senza emozione, Dante
Renzini, «La giornata è epocale perché, oltre all’anniversario
dell’Unità d’Italia, richiama anche la scoperta dell’America.
Per onorare degnamente la ricorrenza e l’occasione, sto progettando
un programma di spessore, che probabilmente coinvolgerà le scuole e
la realtà dell’emigrazione».
Nel frattempo, Mastro
Dante ha all’attivo altre due carte favorevoli: – nell’Autostrada
del Sole, un bancone monomarca Renzini fa bella mostra di sé
nel punto-ristoro Chef Express dell’area di servizio
Prato Calenzano, subito dopo l’uscita Firenze Nord, in direzione
Milano; – dal 15 al 17 settembre, l’ambasciatore dell’agroalimentare
di qualità varcherà i confini nazionali per portare i suoi veri “assi”,
in particolare LUI, il prosciutto crudo, e LUI, il vino rosso da uve
di Troia in purezza, a Bellinzona, nella Svizzera del Canton
Ticino, alla kermesse enogastronomica della “Città
del Gusto” e dei castelli, anch’essa patrimonio Unesco.