Alla sua 11ma edizione, SAPORI, mostra-mercato dei prodotti tipici della Provincia di Massa-Carrara, che si tiene a Fivizzano dall’1 al 3 giugno, assume una caratura nazionale e si presenta con un concept del tutto nuovo e originale. Dalla collaborazione del Comune e della Pro-Loco con Legambiente e l’Associazione Lunigiana Amica della Coldiretti, nasce un evento che alla promozione delle specialità locali abbina la difesa di valori ambientali, naturali e di solidarietà.
Durante l’evento, iI paese della lingua di terra incuneata tra Toscana e
Liguria, di per sé priva di inquinamento, a buon diritto diventerà un
centro di riferimento per l’agricoltura biologica, per l’economia solidale, per la biodiversità e per altre tematiche ecologiste,
che verranno discusse in convegni dedicati, al Museo di San Giovanni,
da autorità, esperti e addetti ai lavori, tra cui Franco Gabrielli, capo
dipartimento Protezione Civile, e Corrado Clini, Ministro
dell’Ambiente.
Nell’antico convento agostiniano di San Giovanni Battista, nel giardino
dei frati, nelle piazze e nelle vie della località più estesa della zona
il pubblico potrà non solo andare alla scoperta di eccellenze della tradizione del territorio,
come l’agnello di Zeri, il fagiolo di Bigliolo, la mela rotella e i due
Dop, il miele e la farina di castagne, ma anche aggiornarsi sulla salute dell’habitat, da cui dipende quella dell’uomo.
Ma Fivizzano, anche nel periodo di maggior festa, non dimentica né
trascura i paesi della Lunigiana, della Val di Vara e delle Cinque Terre
che sono stati colpiti dalla pesante alluvione del 25 ottobre 2011 e
che saranno rapprresentati all’evento da Comuni e Parchi. In linea con
la filosofia di quest’anno, all’appuntamento ci sarà spazio, con
l’organizzazione di Legambiete e di Lunigiana Amica, per l’iniziativa “Sapori che nutrono la cultura” che propone la vendita solidale di 1000 “Cesti di prodotti del comprensorio”,
ognuno al costo di 35 €, il cui ricavato sarà devoluto alla
ricostruzione della biblioteca di Aulla, sommersa dalle acque, e al
ripristino di almeno una parte dei 40.000 volumi andati persi.
Particolarmente soddisfatto dell’inedita impostazione dell’avvenimento
più importante e seguito del suo Comune, il sindaco di Fivizzano,
cavalier Paolo Grassi, invita i visitatori e incontrare “i
numerosi produttori che si impegnano, con fatica e intelligenza, a
riscoprire saperi antichi sposandoli con le tecniche dell’agricoltura
moderna”.
In sintonia con il primo cittadino, il responsabile di Lunigiana Amica, Paolo Trentini,
ha organizzato, reduce dal successo della produzione biologica locale a
Spino Fiorito, a Massa, momenti di conoscenza e di approfondimento in
tema, come il dibattito/tavola rotonda “Bio: la penso così” sul futuro e lo sviluppo del settore, previsto per sabato 2 giugno alle ore 14. A cura dell’ente della Coldiretti, anche le “Degustazioni in piazza” dei prodotti senza chimica degli aderenti e della Filiera Corta “Campagna Amica”, la “Merenda bio e a km zero” per i ragazzi e la “Piazza Bio-sostenibile”,
stand con i produttori biologici, in associazione, tra gli altri, con
Legambiente che offre una degustazione pubblica delle acque, con il
progetto MED Zero Emission Communities e con i Parchi
tosco-liguri-emiliani.
Nel nutrito, gustoso e “verde” programma di Sapori, ai momenti impegnati, come il convegno “Saperi del Paesaggio”,
riservato al progetto di ricerca per la creazione di un Centro di
Formazione di eccellenza per Paesaggisti Europei in Lunigiana, si
susseguono quelli golosi, con assaggi di gastronomia del territorio,
dalle frittelle di farina di castagne ai testaroli con il pesto, dai
panigacci di Podenzana con salumi e formaggi alla polenta incatenata, e
di intrattenimento.
Nelle ore della giornata e dopo cena, lo spettacolo verrà
garantito dalle esibizioni del Gruppo storico di Fivizzano, da saggi di
danza classica e moderna, da gruppi folk, hard rock, sinfonic metal e da
bande musicali.
Oltre
alla visita guidata del centro storico, con i Musei della Stampa, di
San Giovanni e del Lavoro, chi lo desidera potrà prenotare quella alle
grotte di Equi, complesso carsico-paleontologico, con un percorso di 50
minuti tra stalattiti e stalagmiti, sale e laghetti.