Magrè, giugno 2012 – Coltivazione biologico-dinamica: tre termini che racchiudono un universo legato alla terra e alla sua lavorazione. Da anni la Tenuta Alois Lageder vinifica osservando e rispettando i cicli naturali per ottenere un prodotto di elevata qualità e al contempo, preservare e migliorare la fertilità del terreno del quale possano beneficiare anche le generazioni future. Un modo di pensare e di agire che ha decretato il successo della Tenuta e che ora, attraverso due nuovi progetti, l’azienda vuole trasmettere ai suoi conferitori di vino e agenti italiani.
Per
i primi, la Tenuta ha organizzato un ciclo di seminari della durata di
un giorno full-time strutturati in tre tappe fondamentali che consentono
ai partecipanti di avere una visione a 360 gradi del mondo
biologico-dinamico all’interno dell’azienda. Accompagnati direttamente
da Alois Lageder e dal fattore Johann Ranzi, gli agenti inizieranno con
una visita ai vigneti e alla cantina, per toccare con mano
tutto il processo legato alla lavorazione del vino, dalla coltivazione
delle uve in vigna fino alla produzione delle bottiglie. Il corso
prosegue con una degustazione di vini da coltivazione biologico-dinamica
ed infine, per un ulteriore approfondimento su questa tematica, i
partecipanti potranno assistere ad una lezione sui preparati
biologico-dinamici.
A seguito del successo riguardante il lancio di Apollonia Pinot
Noir, il primo vino biologico-dinamico prodotto dalla Tenuta con uve
provenienti dal maso di Robert Pichler, un conferitore esterno, alcuni
contadini hanno manifestato grande interesse verso tale
metodologia di lavorazione. Uno spunto interessante per la Tenuta
Lageder che ha proposto e organizzato proprio per i suoi conferitori un
workshop ad hoc.
Tenuto
dall’esperto di biodinamica tedesco Georg Meissner dell’università di
Geisenheim, il workshop – attualmente in corso – è indirizzato ad un
gruppo di lavoro di 15 persone e proseguirà per circa un anno. Il
workshop è finalizzato ad insegnare le tecniche della coltivazione
biologico-dinamica ed è stato programmato con cadenza bimestrale.
coltivazione biologico-dinamica è parte integrante dell’approccio
olistico che permea la nostra filosofia aziendale, ed è per noi il modo
più diretto per rivalutare la capacità produttiva del terreno agricolo.-
Dichiara Alois Lageder-
Fra le varie forme di coltivazione naturale del vigneto, quella
biologico-dinamica è la più coerente poiché rispetta le leggi olistiche
della biosfera e restituisce alla vite il suo equilibrio naturale,
mettendola in collegamento con la terra e col cosmo. In questo modo
possiamo sfruttare forze cosmiche e terrestri per rigenerare l’humus del
terreno, rafforzare la vitalità della vite e migliorare la qualità
delle uve, creando così i presupposti migliori per ottenere vini
eccellenti. Abbiamo voluto estendere ai nostri conferitori e agenti
italiani la conoscenza di questo universo in quanto riteniamo che la
coltivazione biologico-dinamica debba divenire la scelta d’elezione per
un vignaiolo di qualità.”