vinitaly2012Il futuro del vino passa anche per la sostenibilità del processo produttivo: dalla carbon e water footprint, fino agli indicatori di gestione agronomica e ai parametri socio-economici e di qualità del paesaggio. È italiano il primo calcolatore per il bilancio energetico delle aziende vinicole. A Vinitaly molti i convegni e le iniziative dedicate.

Verona 1 aprile 2013 – Rendere sostenibile l'intero processo produttivo: il futuro del vino ed il suo successo tra i consumatori passano anche da qui. Un aspetto al quale i wine lover sono sempre più attenti e che alcune cantine italiane affrontano già da anni con progetti realizzati insieme al mondo della ricerca e delle università. Così la green economy nel vigneto e in azienda fa passi da gigante ed è tra i temi al centro della 47a edizione di Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile 2013 (www.vinitaly.com).
Eco-sostenibilità significa parlare di carbon e
water footprint, misure che calcolano, rispettivamente, il totale
delle emissioni di gas serra e il consumo di acqua collegati alla
produzione. Ci sono, poi, anche fattori specifici del ciclo del vino,
come la valutazione della gestione agronomica del vigneto – relativa
all’utilizzo del suolo e alla sua fertilità o all’impiego di
agrofarmaci e di macchine agricole – e l’indicatore socio-economico e di
qualità del paesaggio che misura la ricaduta delle azioni intraprese
dalle aziende sul territorio.
L’Italia del vino è all’avanguardia su ogni fronte, con esempi di
cantine completamente autosufficienti dal punto di vista energetico
grazie ad impianti solari e geotermici, aziende storiche riconvertite
interamente a biodinamica e consorzi che forniscono ai comuni le
biomasse per alimentare gli impianti pubblici o che riciclano i tappi di
sughero. Pure la ricerca applicata contribuisce con il primo
calcolatore italiano per il bilancio energetico del settore vitivinicolo
(Ita.Ca, acronimo di Italian Wine Carbon Calculator), scelto dal
ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (presente a
Vinitaly, con un’area al piano terra del Palaexpo) per rappresentare
l’Italia nella commissione internazionale dedicata alla definizione del
nuovo protocollo di calcolo dell’impronta carbonica dell’Organizzazione
Internazionale della Vigna e del Vino.
Proprio alla green economy, Vinitaly – ormai alle porte – dedica una
serie di iniziative. A cominciare dal convegno organizzato da
Veronafiere ed Efficiency Know “Wine and Energy”, in programma il 10
aprile, alle ore 11 nella Sala stampa tra i padiglioni 4 e 5: un evento
che, attraverso case history, vuole fare il punto sull’efficienza
energetica nel settore vitivinicolo, come parte del percorso di
avvicinamento a Smart Energy Expo, la nuova manifestazione di
Veronafiere sulla gestione intelligente dell’energia, al debutto dal 9
all’11 ottobre 2013.
Officinae Verdi e Wwf, a Vinitaly, il 9 aprile alle ore 11 nello stand
di FederBio, presentano “Eko Cantina – Eko Bio Wine”, un progetto per le
aziende che vogliono diventare cantine sostenibili, certificando gli
interventi realizzati: allestito per l’occasione un Green Energy Desk
dove effettuare sessioni one to one per valutare le opportunità di
miglioramento energetico-ambientale.
Sempre il 9 aprile, alle ore 15.30, Oracle Italia promuove, al primo
piano del Palaexpo, il seminario “Dal campo alla bottiglia: quanto IT
c'è in un bicchiere di vino?” per approfondire il ruolo che
l’informatica gioca nel gestire al meglio tutte le operazioni legate al
business vinicolo, in ottica di risparmio energetico.
Nel corso della manifestazione, infine, 45 aziende del Consorzio del
Vino Nobile mettono a disposizione diversi punti di raccolta per
“Salvasughero”, la campagna per il riciclo dei tappi di sughero che
possono riprendere vita in diversi settori come la bioedilizia.

Foto: Vinitaly 2012 – Servizio Stampa Veronafiere