vinitalyWeblive all’indirizzo http://www.nasdaq.com/about/marketsitetowervideo.asx oggi a partire
dalle 21.47 ora italiana e diretta sul maxi schermo apposto sulla torre del Nasdaq in Times
Square. A suonare il Big Red Botton che chiude la seduta giornaliera di contrattazioni, il
direttore generale e il consigliere di amministrazione di Veronafiere, Giovanni Mantovani e
Nicola Moscardo, che portano all’attenzione del pubblico americano l’Italia del vino. Nuova
iniziativa benefica con l’American Cancer Society e presentazione del progetto della
“Bottiglia del 150° dell’Unità d’Italia” con il console generale d’Italia a NY, Francesco Talò.
Il progetto, nato da un’idea del Presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e lanciata durante
l’ultima edizione di Vinitaly a Verona nell’ambito della storica visita del Presidente della
Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, è stata subito accolta dal Quirinale con grande
entusiasmo ed inserita tra gli eventi maggiormente significativi per l’anno delle celebrazioni.
Lucio Mastroberardino, presidente UIV: “Per l’Unione Italiana Vini e gli operatori del settore
vitivinicolo è imprescindibile l’appuntamento di Vinitaly a Verona e l'attività di supporto
all’export e alla promozione attraverso gli eventi del Vinitaly in the World”.
Lamberto Vallarino Gancia, presidente Federvini: “Gli eventi promossi da Vinitaly, con
particolare riguardo alla Bottiglia dell’Unità che coinvolge quaranta vitigni delle venti regioni
italiane, contribuisce senza dubbio alla divulgazione delle peculiarità viticole del nostro paese su
uno dei mercati di maggiore importanza per l’export”.
New York, 24 gennaio 2011 – Oggi Vinitaly sarà al Nasdaq per la cerimonia di chiusura del
tempio della finanza mondiale, portando il vino italiano al centro dell’attenzione del più importante
mercato per il nostro export enologico. Gli Stati Uniti sono il primo paese di sbocco per i vini
italiani con un valore di 800 milioni di euro stimato nel 2010, pari al 27% dell’export totale che
dovrebbe raggiungere, secondo le ultime previsioni, i 3,7 miliardi in valore.
Vinitaly richiama dunque l’attenzione sull’Italia del vino con un gesto dal valore fortemente
simbolico qual è il rito del suono della campana di chiusura delle contrattazioni. L’evento potrà
essere seguito tramite weblive collegandosi a partire dalle 15.47, le 21.47 in Italia, al link
http://www.nasdaq.com/about/marketsitetowervideo.asx. e sarà contemporaneamente trasmesso in
diretta sul maxi schermo apposto sulla torre del Nasdaq in Times Square.

A suonare il “Big Red Botton” alla fine del countdown di chiusura il 24 gennaio, saranno Giovanni
Mantovani e Nicola Moscardo, rispettivamente direttore generale e consigliere di amministrazione
di Veronafiere, con Marilisa Allegrini (Allegrini) e Cristina Mariani-May (Banfi) per un’iniziativa
dai risvolti benefici, che vede coinvolta per la seconda volta l’American Cancer Society. A seguire,
infatti, una degustazione promossa da Vinitaly, che devolverà l’intero ricavato a favore delle attività
di ricerca contro il cancro intraprese dall’american Cancer Society; nell’ottobre scorso un’iniziativa
analoga aveva permesso a Vinitaly di raccogliere oltre 40 mila dollari.
L’evento promosso da Vinitaly si inserisce nelle iniziative dell’Italian Wine Week – Vino 2011, in
programma dal 23 al 27 gennaio a New York.

Un’occasione per Vinitaly di presentare, nella giornata del 25 gennaio presso il Waldorf Astoria
Hotel, il progetto della “Bottiglia celebrativa ufficiale dei 150 anni dell’Unità d’Italia”, nata da
un’idea del Presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e lanciata durante l’ultima edizione di
Vinitaly a Verona nell’ambito della storica visita del Presidente della Repubblica Italiana,
Giorgio Napolitano, e subito accolta dal Quirinale con grande entusiasmo ed inserita tra gli eventi
maggiormente significativi per l’anno delle celebrazioni.

Il progetto prevede la selezione di 40 vitigni per realizzare un vino rosso e uno bianco che siano la
summa delle 20 regioni del Belpaese, e che rappresenteranno ufficialmente la ricorrenza della
fondazione dello Stato italiano anche all’estero.

A parlare della straordinaria varietà enologica di Enotria, Monica Larner, giornalista
enogastronomica americana, corrispondente dall'Italia per la rivista Wine Enthusiast, mentre
Francesco Talò, console generale d’Italia a New York, traccerà la storia che ha portato alla
creazione dello Stato italiano e Giovanni Mantovani, direttore generale della Fiera di Verona,
illustrerà il progetto della Bottiglia celebrativa del 150° a cura di Veronafiere-Vinitaly.

«Veronafiere attraverso Vinitaly in the World – spiega Giovanni Mantovani – continua la sua
azione di promozione commerciale dell’enologia italiana sui più interessanti mercati del mondo. Lo
fa affinando i suoi strumenti e proponendo iniziative nuove, in grado di portare all’Italia e ai suoi
vini a diventare protagonisti anche della vita sociale dei Paesi che vogliamo raggiungere».

«Il sistema fiere è fondamentale per il business e l’internazionalizzazione dei prodotti
agroalimentari del made in Italy – afferma Lucio Mastroberardino, presidente dell’Uiv -. Per
l’Unione Italiana Vini e gli operatori del settore vitivinicolo è imprescindibile l’appuntamento di
Vinitaly a Verona e l'attività di supporto all’export e alla promozione attraverso gli eventi del
Vinitaly in the World. È quindi fondamentale evitare duplicazioni o fraintendimenti con altri
eventi, anche dedicati al food, che oltre a diluire le poche risorse, rischiano di confondere
ulteriormente il cliente».

E’ sempre molto positivo fare sistema all’estero con iniziative idonee e ben strutturate al fine di
presentare nel modo più opportuno i cambiamenti portati dalla nuova Ocm, con le sinergie
possibili tra pubblico e privato, e le peculiarità del vino, dei liquori e dei distillati made in Italy –
sottolinea il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia -. In tal senso, gli eventi
promossi da Vinitaly, con particolare riguardo alla Bottiglia dell’Unità d’Italia che coinvolge
quaranta vitigni delle venti regioni italiane, contribuisce senza dubbio alla divulgazione delle
peculiarità viticole del nostro Paese su uno dei mercati di maggiore importanza per l’export ma
anche estremamente attento e ricettivo verso la tradizione e le novità dell’enologia italiana”